Il motivo più comune dell’uso medico della cannabis è il dolore cronico: lo rivela una vasta analisi di dati condotta presso la University of Michigan, i cui risultati sono stati riportati sulla rivista Health Affairs. Gli esperti hanno considerato tutti i pazienti registrati cui è stato accordato l’uso di cannabis per scopi medici (in Usa molti Stati hanno legalizzato la cannabis per uso medico): 641.176 pazienti nel 2016 e 813.917 nel 2017, (che sicuramente rappresentano solo una parte del reale numero di utilizzatori).
È emerso che di tutti coloro che consumavano cannabis per una problematica di salute per cui la sostanza è considerata efficace sulla base di prove cliniche, oltre il 62% la usava per combattere il dolore cronico. Il dato è in accordo con i risultati di una revisione di dati pubblicata nel 2017 dalle National Academies of Sciences, Engineering and Medicine secondo cui, nell’ordine, dopo il dolore cronico i motivi principali per l’uso di cannabis sono la nausea legata alla chemioterapia e i sintomi della sclerosi multipla. (ANSA)