
Il cuore è situato in mezzo al torace, dietro allo sterno con la punta spostata a sinistra. Esercitando una pressione di 4-6 centimetri sullo sterno, si comprime il cuore fra lo sterno stesso e la colonna vertebrale. Questa compressione è sufficiente a spingere il sangue contenuto nel cuore verso i vasi sanguigni.
Cosa fare subito:
Il soccorritore, accertato che il paziente sia adagiato su un piano rigido, gli si pone a fianco con le spalle al di sopra del suo torace, tenendo le braccia diritte senza piegare i gomiti, le mani ad angolo retto rispetto al polso. Successivamente bisogna appoggiare il palmo di una mano sulla parte centrale dello sterno e il palmo dell’altra mano sul dorso della prima; Le compressioni, al ritmo di circa 60-80 al minuto, si esercitano scaricando lungo le braccia, che non si devono mai piegare, il peso delle spalle; Il massaggio cardiaco va eseguito alternandolo alla respirazione bocca a bocca;La compressione dello sterno non deve avvenire contemporaneamente all’insufflazione: la penetrazione dell’aria nei polmoni incontrerebbe una resistenza e potrebbe aprire l’esofago gonfiando lo stomaco.