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Problema: la cistite!

2019-04-14 11:59

Massimiliano Pellegrini

Problema: la cistite!

La cistite è un’infiammazione della parete vescicale, frequentemente provocata da un’infezione che colpisce le vie urinarie.

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Lacistite è un’infiammazione della parete vescicale,frequentementeprovocata da un’infezione che colpisce le vieurinarie.Levie urinarie sono un sistema che conduce l’urina attraverso duecondotti, gli ureteri,dal rene alla vescica che funziona da serbatoio. L’urina viene emessaall’esterno con  l’atto della minzione attraverso un altro brevecondotto: l’uretra.Lamaggior parte delle infezioni urinarie è causata da batteri diorigine intestinale. Escherichiacoli è ilmicrorganismo più comune, ed è responsabile dell’85% delleinfezioni urinarie. Sono spesso frequenti altri microrganismi diprovenienza intestinale o microrganismi provenienti dall’areagenitale esterna. L’identificazione dell’agente infettante attraversol’urinocoltura è importante per la diagnosi e per la terapia specienelle cistiti ricorrenti, anche per escludere altre condizionipatologiche dell’apparato urogenitale, di natura non infettiva, chepossono simulare i segni e i sintomi di un’infezione urinaria.
Lacistite colpisce prevalentemente il sesso femminile : ilfattore più importante che predispone all’acquisizionedell’infezione è dovuto alla diversa conformazioneanatomica dell’ultimo tratto escretore nella donna rispettoall’uomo, l’uretra. La brevità dell’uretra femminile chemisura circa 3-4 cm e la vicinanza alla vagina e al rettocostituiscono fattori di maggior rischio e maggiore prevalenza delleinfezione delle vie urinarie nella donna. È per questo, infatti,chei batteri provenienti dall’intestino possono raggiungere ilcondotto uretrale e da qui risalire in vescica. La colonizzazione puòessere favorita dalle secrezioni normalmente presenti in vagina. Daqui ne deriva che un ambiente vaginale sano rappresenta la primalinea di difesa alla risalita dei batteri;e un ambiente sano ècaratterizzato da una ricca flora batterica che ostacola la crescitadegli altri batteri nocivi.
Numerosepossono essere le condizioni predisponenti l’insorgenza dellacistite:debilitazionedel sistema immunitario in seguito a terapia antibiotica,alimentazione irregolare o stress eccessivo;affaticamentofisico o mentale;scarsao eccessiva igiene intima, fattore di rischio molto comune perla cistite;utilizzodi assorbentiinterni;usodel diaframma edi cremespermicide che diminuiscono l’aciditàvaginale favorendo la contaminazione batterica;pantalonio biancheria intima eccessivamente aderente;malattiesessualmente trasmissibili come la gonorrea oblenorrea;agentichimici;malformazionidell’apparato urinario;rapportisessuali;utilizzodel catetere;presenzadi corpi estranei o patologici nella vescica (calcoli otumori);diabete:la presenza di glucosionelle urine (glicosuria)favorisce la crescita batterica.Sulpiano clinico la cistite è caratterizzata dai seguenti sintomi:pollachiuria:aumento transitorio o permanente del numero di minzioni durante le24 ore, accompagnato dalla riduzione del volume vuotato per ogniatto minzionale;disuria:difficoltà nell’urinare saltuaria o continua, la minzione puòessere lenta e poco copiosa; tutto ciò richiede uno sforzoeccessivo, i muscoli appaionocontratti ed il getto può risultare modificato nel volume o nellaforma (deviato, tortuoso ecc.) o arrestarsi improvvisamente einvolontariamente;brucioreo doloredurante la minzione,talvolta accompagnato da brividi e freddo;tenesmovescicale:spasmo doloroso seguito dall’urgente bisogno di urinare;urinetorbide,a volte maleodoranti;talvoltaè presente anche ematuria o piuria,termini utilizzati per indicare, rispettivamente, la presenza disangue e pus nelleurine.Unanota particolare va fatta per quanto riguarda l’insorgenza dellacistite nella donna nelle diverse fasi della vita.
Lacistite nelle bambineLebambine, peraltro sane, possono presentare frequentemente episodidi cistite.La risalita dei batteri patogeni dall’uretra è facilitata a questaetà soprattutto da un’errata igiene. È necessario insegnare lorosin da piccole a lavare i genitali in maniera corretta, dall’avantiall’indietro, e abituarle all’igiene personale ogni volta che si usail bagno; sarebbe opportuno utilizzare un detergente lievemente acidoe abituarle a svuotare la vescica in maniera regolare, cosa chefrequentemente trascurano quando sono occupate nei giochi. Èopportuno che venga adottata una corretta alimentazione affinché siamantenuto costante l’equilibrio della flora batterica intestinale,condizione necessaria per una sua regolare funzione. 
Lacistite nella giovane donnaLa cistite noncomplicata si osserva con molta frequenza nelle adolescenti e nellegiovani donne. E’ importante non confondere una cistite con unavaginite: quest’ ultima si accompagna quasi sempre a perditevaginali e in genere non presenta dolore nell’urinare né doloresovrapubico. Nelle giovani donne la causapiùimportante di insorgenza della cistite  è rappresentatodal rapportosessuale (ingenere l’intervallo di comparsa dei sintomi è di 24/48 ore). Larisalita batterica dall’uretra alla vescica è facilitata dalrapporto sessuale in maniera meccanica. Talvolta può essere ancheabatterica, legata al microtrauma prodotto sull’uretra dal rapportosessuale, specialmente quando coesiste scarsa lubrificazione.
Lacistite in gravidanza Lemodificazioni ormonali tipiche della gestazione sono responsabilidella maggiore predisposizione alle infezioni urinarie in gravidanza.L’aumento del progesterone diminuisce il tonodell’uretere e dell’uretra alterandone la normale peristalsi. Ingravidanza, le infezioni delle vie urinarie non trattate siassociano a gravi complicanze materne e fetali: aborto,riduzione del peso del nascituro, rottura prematura delle membrane,partopretermine
Lacistite nella terza etàLe cistiti nelladonna anziana sono legate all’Escherichia coli nel 75% dei casi maanche a molte altre specie di batteri. Diverse possono essere lecause : dalla modifica dell’ambiente vaginale (atrofia dellemucose), all’ aumento del rischio di contaminazione uretrale peraumento delle disfunzioni intestinali (stipsi), alla diminuzionedelle difese proprie vescicali e in generale delle difeseimmunitarie.


Quandoi sintomi della cistite si presentano per la prima volta, ènecessario rivolgersi subito al medico che, dopo avere valutato lapresenza dell’infezione, potrà prescrivere la terapia antibioticapiù adatta.Gliantibiotici più usati sono: fluorochinoloni (per tre giorni) oppurecotrimossazolo (per cinque giorni);in alternativa: nitrofurantoina(per sette giorni) o fosfomicina trometamolo in un’unicasomministrazione.Inaggiunta alla terapia con antibiotici è sempre consigliabile seguirealcune semplici regole che aiutano la guarigione e che possonoprevenire eventuali ricadute. Nei casi in cui la cistite siripresenta con frequenza, per cui è possibile riconoscerla aiprimissimi sintomi, tali misure, se adottate immediatamente, possonoanche risolvere il disturbo senza ricorrere all’antibiotico.
Innanzituttoè necessario beremolto. Èvero che, quando il dolore durante l’atto di fare la pipì èelevato, introdurre più liquidi può causare maggiore disagio perl’aumento della quantità di urina da eliminare, ma bere almeno 2litri al giorno di acqua o tisane serve sia a diluire i batteri,contrastandone la moltiplicazione, sia a favorirne l’eliminazione ea ottenere un "lavaggio" delle vie urinarie.
Perquanto riguarda glialimenti,nella fase acuta vengono generalmente consigliati quelli in gradodi acidificarel’urina. Una maggiore acidità, corrispondente a un pHridotto, è considerata protettiva nei confronti delle infezioniurinarie.Tra questi alimenti acidificanti ricordiamo gli alimentiproteici di origine animale, i cereali,le prugne ei mirtilli.Si consiglia di sospendere tutti i cibi che possonoirritare ulteriormente l’uretra comei piccanti (peperoncino, pepe, zenzero,caffè,cioccolato, ecc).
Esisteun numero elevato di prodotti fitoterapici chesembra possano aiutare a proteggere dalla cistite. Tuttavia, soltantoper il mirtillorosso el’uvaursina cisono reali evidenze sulla loro efficacia.
Ilmirtillo rosso è considerato, già da molto tempo, un ottimo ausilionella prevenzione delle cistiti.Di recente la sua attività è stata attribuita ad alcune sostanzecontenute nella bacca :le proantocianidine;studiscientifici hanno dimostrato che queste sostanze rendono antiadesivala superficie delle mucose eostacolando l’aderenza dei batteri all’epitelio urinario, inclusol’Escherichiacoli.
Unaltro rimedio naturale che è stato dimostrato essere molto efficacenella cura e nella prevenzione della cistite è il D-mannosio,uno zucchero semplicecome ilglucosio, ma che una volta assorbito dal nostro intestino, passa nelcircolo sanguigno ma non entra nelle reazioni energetiche:ovvero nonfornisce calorie, ma viene eliminato "tal quale" dai reni.Nelle vie urinarie quindi il mannosio raggiunge concentrazioni anchemolto elevate ed esplica proprio qui la sua funzione per curare lacistite.
 Ilmannosio infatti interagisce direttamente coi batteri checolonizzano le vie urinarie: ha un’elevata affinità perle lectine (ovvero i filamenti) esterne di molti batteriche questi utilizzano per attaccarsi alle pareti delle cellule dellavescica. La capacità adesiva dei batteri al D-mannosio èsuperiore a quella verso le cellule della vescica, pertanto questozucchero riuscirà a staccare anche i batteri già ancorati allamucosa e anche quelli penetrati in profondità. Unavoltauniti al D-mannosio, i batteri non possono più aderire alla vescicae vengono eliminati attraverso laminzione.
Danon trascurare, infine, è l’uso di appropriati probioticial fine di mantenere un ambiente intestinale e vescicale sano. Tratutti spiccano il LactobacillusRhamnosus eil Lactobacillus Plantarum.Ultimi studi scientifici evidenziano l’efficacia antimicrobicaanche del LactobacillusParacasei LC11.

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